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Muriel Augry "Elogio delle chimere"

Muriel Augry "Elogio delle chimere"

Update: 2025-12-07
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Description

Muriel Augry
"Elogio delle chimere"
Due città in sogno
Neos Edizioni
www.neosedizioni.it

In occasione del 70° anniversario del gemellaggio culturale tra Parigi e Roma
 
Parigi e Roma si intrecciano in un viaggio della mente e del cuore: un sogno alla ricerca della Chimera, simbolo della bellezza che entrambe le città custodiscono e rendono eterna, al di là delle catastrofi della storia e delle incertezze del futuro.
 
Nel 2026 Parigi e Roma festeggeranno il loro 70° anniversario: dal 30 gennaio 1956 la “Città delle luci” e la “Città eterna” sono legate da un gemellaggio culturale, l’unico al mondo che unisce due capitali. “Solo Parigi è degna di Roma, solo Roma è degna di Parigi” è lo slogan che lega queste due città singolari che vivono al ritmo della Storia, dell’Arte e della Letteratura...
Questo non è sfuggito alla poetessa francese Muriel Augry, parigina di nascita, romana di cuore, che ha sentito la necessità di rendere omaggio a queste due capitali europee: dal famoso Café de Flore al mitico Caffè Greco, dalle rive della Senna all'animazione di Trastevere lungo il Tevere, gli echi sono numerosi.
Come ricordava Paul Klee, «il fare artistico è aoristico», cioè sospeso fuori dal tempo. Così, nei versi di Muriel Augry, le azioni sembrano accadere in uno spazio onirico, senza un preciso inizio o fine, come se la parola poetica volesse ricreare la magia dell’antico tempo verbale greco.
Dagli argini della Senna agli spalti delle arene dell’italica capitale, i versi di Muriel Augry, con una scrittura particolarmente carica di ineffabile levità, “conducono il lettore in una trama di immagini fitta di scatti eloquenti, di vivide appercezioni entro le quali la poetessa pone la propria arte. La visione della langue-parole si fa specchio, alterità affascinante e commozione estetica, infinità semantica che addita istanti di oltranza servendosi di una inesauribile abilità nel passaggio attraverso i luoghi” (Enrica Martinengo).
Attraverso questo sguardo sognante, Parigi e Roma si mostrano al lettore insieme velate e rivelate: paesaggi interiori che si offrono come tappe di un itinerario ricco di evocazioni e allusioni. È un viaggio in cui il “vedere” diventa anche “ascoltare”, in un’esperienza poetica e conoscitiva che trova in Yves Bonnefoy uno dei suoi riferimenti più luminosi del secondo Novecento.
 
Muriel Augry, scrittrice e poetessa, è nata a Parigi e ha conseguito la laurea in studi umanistici all’Università della Sorbona. Docente all’Università di Torino, come lettrice di madrelingua per un decennio, ha partecipato a numerosi convegni in Italia sulla letteratura di viaggio. Ha in seguito abbracciato la carriera culturale diplomatica, presso le ambasciate di Francia in Italia, Marocco e Romania, come direttrice d’Istituto francese. Il suo libro intitolato “Le cosmopolitisme dans les textes courts de Stendhal et Mérimée” è stato premiato dall’Académie Française. È autrice di undici raccolte poetiche tradotte in una decina di lingue. Le sue opere sono state realizzate in collaborazione con pittori di livello internazionale. I suoi contributi letterari sono apparsi su numerose antologie di novelle e liriche.
 
Testo francese a fronte
Traduzione di Enrica Martinengo
Tavole di Slobodan e Vladimir Peškirevi


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